• Quanto un cucciolo debba interagire con le persone dipende dal comportamento che si desidera ottenere.
    • In generale, è auspicabile che il cane rimanga sempre associato al bestiame al pascolo e che non ritorni regolarmente a “casa”.
    • D’altra parte è necessario che sia raggiunto con i proprietari un livello di familiarità tale che consenta ai medesimi di gestire il cane senza difficoltà quando è necessario (esempio: cure veterinarie, ecc.).
    • Bisogna quindi raggiungere un giusto compromesso, ma è fondamentale evitare che il cucciolo si leghi più alle persone che al bestiame, abbandonando il pascolo per seguire i proprietari.
    • Tuttavia, in assenza di socializzazione si corre il rischio che i cuccioli imparino a temere i proprietari, diventando così ingestibili. Un cane timido e timoroso potrebbe maturare in età adulta comportamenti di natura aggressiva nei confronti delle persone.
  • Nella fase di sviluppo, le interazioni fra persone e cuccioli dovrebbero essere limitate in stalla, negli stazzi e/o al pascolo, non favorendo mai l’avvicinamento del cucciolo alla casa.
    • Le interazioni dovrebbero limitarsi a incontri brevi durante la fase di alimentazione (2-3 volte al giorno) ma con durata in funzione del grado di timidezza del cucciolo, per esempio maggiore timidezza, maggiore durata degli incontri per abituare il cucciolo alla presenza delle persone.
    • È importante che tutte le persone che alla fine si troveranno a interagire con il cane attraversino questa fase di socializzazione, sempre sotto la supervisione di persone già familiari al cane.
    • È consigliabile, inoltre, educare il cane all’uso del guinzaglio e alla museruola, così da facilitarne la gestione in caso di necessità.
    • È importante che il cane si abitui alle persone che non hanno legami diretti con lui affinché anche passanti o escursionisti siano percepiti come parte dell’ambiente e non provochino reazioni di comportamenti aggressivi o di eccessiva docilità e abbandono del pascolo per seguire i fruitori. Se dovesse succedere, è consigliabile spostare il cane o i cani in pascoli dove il passaggio delle persone è minimo o assente e gestire il bestiame sempre in presenza di pastore.
  • Potrebbe presentarsi la situazione in cui, anche se si sono seguire tutte le indicazioni, il grado di socializzazione sia scarso; questo può dipendere molto dal carattere del cane e dalla gestione da parte dell’azienda che l’ha fornito. Assicurarsi comunque che ci sia un legame con l’allevatore, in altre parole che la diffidenza sia minore con quest’ultimo.

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